Martedì 9 Agosto 2011 Torino Caselle (Partenza)

Martedì 9 Agosto 2011   Torino / Londra

Musica classica e i "clic" delle cinture di sicurezza, fanno da sottofondo all'inizio di questo viaggio.
A bordo ci sono molti bambini e dal finestrino mi godo l'imbarco di bagagli e passeggini. La voce del Capitano interrompe i miei pensieri, ovviamente parla inglese ed io ovviamente non capisco nulla! Il mio posto è il n°23 F lato finestrino e a farmi compagnia in questa nuova avventura c'è il mio amico Dema. Negli ultimi giorni ci sono stati parecchi disordini a Londra e purtroppo non mi sarà possibile visitarla nel lungo scalo di 12 ore.Vedremo una volta atterrati cosa conviene fare per evitare di campeggiare tutte quelle ore sulle poltroncine scomode dell'aeroporto di Gatwick.
                                                                Sono le 17.10 e l' aereo si prepara per il decollo. 
                                                                Più l'aereo accellera e più i bimbi a bordo
strillano...incominciamo bene!Ci stacchiamo da terra in perfetto orario, una virata a destra e una sinistra e il nuovo clic delle cinture segnala il ritorno alla pace.
Sorvoliamo le Alpi e poco dopo il Lago di Ginevra e le nuvole da qui sono molto più belle che viste dalla terra ferma. Qua e là si scorgono piccoli gruppetti di case  e all'orizzonte numerose formazioni di nuvolette color latte. Sto volando su di un Airbus Boeing 737 della British Airways dall'aspetto un pò vintage. Adoro volare e anche se il mezzo non è del tutto bello, diciamo che il finestrino riesce sempre a distrarmi con i suoi meravigliosi paesaggi.
Il volo durerà poco più di 1 ora e 50 minuti e l'arrivo è stimato per le 18.10 ore locali.Il fuso orario dall'Italia per il Regno unito è di - 1 ora.
Arriva lo spuntino, succo d'arancia e biscottini.
Dopo un tappeto di nuvole, il panorama si riempie di verdi appezzamenti e marroni colline, ma manca ancora un'ora e mi sa che che siamo (forse) sull' Irlanda.
Sono le 18.38 e stiamo sorvolando lo stretto della Manica e quell'immensa distesa blu sotto di noi è l'Oceano Atlantico. Inghilterra in vista!!!
Sulla costa vedo numerose pale eoliche e poco dopo iniziamo la manovra di atterraggio.
Inizia la discesa e i flap dell'ala si aprono e si chiudono e l'airbus inizia le sue virate.
Chissà perchè finisco sempre seduta sul sedile affianco all'ala...ormai sono un'esperta di atterraggi...
Qualche vuoto d'aria movimenta la manovra di atterraggio ed ecco il concerto di urla e pianti da parte dei bimbi...poverini, mi fanno una gran tenerezza,ma allo stesso tempo non vedo l'ora di scendere!!
Sono le 18.00 ore locali e il suono sordo del carrello, ci informa dell'imminete atterraggio in terra londinese. Le ruote sbattono sulla pista e la frenata è molto lunga, ma nonostante tutto siamo in perfetto orario.

18.50 Gatwick Airport  London


Che spettacolo, l'aeroporto è enorme e l'aria condizionata è POLARE!
La prima cosa da fare adesso è accertarsi che i nostri bagagli siano già in viaggio per S. Lucia. La seconda, invece, è organizzare questo lungo scalo.
Benissimo, i bagagli hanno proseguito per la destinazione finale e noi ci informiamo da una gentile signorina sulla situazione londinese.
Come già previsto, Londra non è consigliata, visto che è in atto una vera e propria guerriglia con numerosi feriti e negozi date alle fiamme. Direi che non è il caso. Meno male che lui sa l'inglese, altrimenti sarebbe stato difficilissimo capirci qualcosa. Dopo aver girato l'aeroporto in lungo e in largo compresa la metro, decidiamo di prendere un bus per la citta di Brighton. Costo del bus 33 sterline anadata e ritorno per due persone, partenza da Gatwich ore 20.50 e ritorno da Brighton ore 00.45.
Benissimo, spuntino prima di partire da "Mark&Spencer" a base di tramezzino e bibita ligth con £4,50 e pausa riordino bagaglio a mano e aspetto nei pulitissimi bagni.



Gatwick / Brighton


Appena fuori dall'aeroporto, ci sono le fermate dei bus che portano da e per Londra o per tutte le altre destinazioni e il nostro è il numero 797. Che coincidenza curiosa questa, il boein era il 737.....
Eccolo all'orizzonte, puntualisimo che ciporterà nella città sul molo.Non vedo l'ora.
Ci sistemiamo al fondo del bus e fuori il tramonto sta facendo il suo dovere e in men che non si dica, siamo in autostrada. Dopo 40 minuti di viaggio, ecco apparaire i primi centri abitati con numerose insegne di bed&breakfast e pub. Ho visto una struttura tipo tempio orientale durante il tragitto, sembrava la location di un set cinematografico, ma poi chiedendo ho saputo che si trattava del The Royal Pavillon. Ho fatto un paio di ricerche su questa struttura e ho scoperto che si trattava di una modesta residenza di campagna, in partcolare di una fattoria che Giorgio IV del Regno Unito affittava per le sue visite a Brigthon nel 1783. Rimase così colpito dal tono informale della città e dallo stile orientale che si fece costruire anche lui una villa simile, nonostante non fosse mai stato in oriente. Pazzeschi questi nobili, purtroppo la scarsa luce e la velocità del bus non mi hanno permesso di scattare una foto. Peccato. Dopo un'ora e mezza circa arriviamo a destinazione.
Brighton è splendida e piena di luci. Una volta scesi dal bus, ci infiliamo nei suoi vicoli pieni di locali caratteristici. Molti bar a dire la verità, ma la cosa che mi ha affascinato di più è stato il suo Luna Park sul molo. Che meraviglia, sembra di entrare nel paese Paese dei Balocchi!



 A destra e sinistra, numerose attrazioni e locali dove ci si può fermare a manguare e bere qualcosa. Piccoli negozi dalleinsegne illuminate e a volte veramente singolari, tipo Fisch Pedicure.



Si, proprio così, la pedicure fatta da dei pesciolini!! E' la prima volta che vedo una cosa simile. La fisch pedicure consiste nell'immergere i piedi o le mani, dentro a degli acquari contenenti una decina di vivaci pesciolini che mangiano le cuticole e le cellule morte delle nostre estremità.
La faccia dei clienti in vetrina è curiosa e divertita e la pratice è divertente, insolita ma asolutamente indolore.
Sta scendendo la notte e insieme a lei la stanchezza. Il clima è umido, essendo sul mare e la fame inizia a farsi sentire (di nuovo).
Dopo aver scattato un pò di foto ricordo, ci rituffiamo dentro ai vicoli di questa caratteristica cittadina e ci infiliamo in un pub per mangiare qualcosa.
Il Pub si chiama Black Lion, non è molto affollato e l'atmosfera al suo interno è rilassata, forse anche perchè l'ora è tarda e le candele sui tavoli rilassano.Tutto intorno l'arredamento è semplice e dall'aria vintage, divani di pelle, tavoli e sedie di legno. L'intero locale è di legno e ordiniamo patatine e birra.
Sono le 23.55 ed è ora di tornare verso la fermata del bus.